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PETER GABRIEL

Peter-gabriel-24213811-1057-755Musicista, cantante, performer, sperimentatore, appassionato di tecnologia, esploratore della world music, discografico e produttore: quella di Peter Gabriel è una delle più straordinarie personalità che abbiano solcato il cammino della musica nel secolo appena trascorso. Nato il 13 maggio 1950 a Cobham, in Gran Bretagna, Gabriel esordisce con i Genesis alla fine degli anni ’60 rimanendo nel gruppo fino al 1975, anno

successivo alla pubblicazione dello straordinario doppio “concept” THE LAMB LIES DOWN ON BROADWAY, da molti considerato alla stregua del suo primo disco solista. Tra la fine dei ’70 e i primi anni ‘80 lavora con diversi produttori, tra cui Robert Fripp, e pubblica quattro album firmati semplicemente con il suo nome e cognome, datati rispettivamente 1977, 1978, 1980 e 1982. Gli ultimi due, che contengono canzoni di grande successo come “Biko” (su “III”) e “Shock the monkey” (su “IV”) si segnalano anche per il loro marcato sperimentalismo; ma è con l’album successivo, SO (del 1986), che Gabriel diventa una rock star internazionale grazie anche ai suoi celebrati videoclip, distinguendosi nel contempo per il suo impegno pubblico in favore del Terzo Mondo e della musica etnica (con i festival Womad e l’etichetta Real World). Realizza intanto anche due colonne sonore, una per il film di Alan Parker BIRDY e l’altra per una controversa pellicola di Martin Scorsese, “L’ultima tentazione di Cristo” (la colonna sonora si intitola PASSION). Nel 1992, dopo la pubblicazione di un’antologia, esce US, seguito dal live SECRET WORLD. Poi il musicista si concentra su altri progetti, esplorando la multimedialità (con i CD ROM “Xplora” e “Eve”) e mettendosi al servizio della miriade di artisti di tutto il mondo che transitano nei suoi Real World studios localizzati nel villaggio inglese di Box, nei pressi di Bath. Nel 2000 arriva OVO, progetto teatral-musicale concepito e realizzato insieme a Mark Fisher per l’inaugurazione del Millennium Dome londinese. Nel 2002, a poche settimane di distanza dalla pubblicazione di LONG WALK HOME (colonna sonora del film “Rabbit-proof fence” dell’australiano Philip Noyce) arriva finalmente UP, il nuovo album “ufficiale” a lungo rimandato e impreziosito dalla presenza di ospiti come Peter Green, Blind Boys of Alabama e Nusrat Fateh Ali Khan (una delle sue ultimissime incisioni, prima della scomparsa avvenuta nell’agosto del 1997). A fine novembre del 2003, dopo la pubblicazione della doppia antologia HIT, Gabriel suona a Città del Capo davanti a Nelson Mandela nel grande concerto anti-AIDS: inevitabile, ed emozionante, la ripresa di “Biko”, il suo inno anti-apartheid che resta ancor oggi uno dei più felici esempi di connubio tra pop e impegno civile. Mentre continua a lavorare alla sua musica, Gabriel si rende protagonista di diverse sperimentazioni nelle contaminazioni tra musica e tecnologia: dopo aver lanciato il servizio di distribuzione digitale OD2, nel 2005 fonda il MUDDA, una sorta di sindacato dei musicisti in rete, presentato al MIDEM di Cannes, ma poi abbandonato. Lancia inoltre The Filter, programma che permette di generare automaticamente delle playlist su computer e lettori Mp3, a partire da alcune indicazioni minime dell'utente. Nel frattempo continua il lavoro al nuovo disco, per cui avrebbe scritto già oltre 100 canzoni, e di cui è annunciato da tempo il titolo, I/O. Nel 2007 intraprende una serie di concerti incentrati su scalette a richiesta del pubblico, toccando anche l'Italia più o meno negli stessi giorni in cui i suoi ex-compagni dei Genesis si esibiscono senza di lui, che ha declinato (temporaneamente?) l'offerta. L’anno successivo il musicista collabora alla colonna sonora di “Wall-E”, nuovo e fortunato film di animazione della Pixar, e dà finalmente alle stampe BIG BLUE BALL, testimonianza sonora delle “recording week” che nelle estati del 1991, 1992 e 1995 videro confluire nei suoi Real World Studios musicisti come Karl Wallinger (Waterboys, World Party), Vernon Reid (Living Colour), Sinead O’Connor, Papa Wemba, Natacha Atlas e molti altri. Il 2010 si apre con SCRATCH MY BACK, un disco di cover anch’esso da tempo annunciato: accompagnato solo dal pianoforte e da un’orchestra (talvolta anche da un coro) l’artista inglese rielabora in forma minimalista e molto personale pagine selezionate dal repertorio di David Bowie, Paul Simon, Lou Reed, Neil Young, Talking Heads, Randy Newman e Radiohead, rivelando attenzione e curiosità anche nei confronti dei nuovi suoni che arrivano dal Regno Unito e dal Nord America (Magnetic Fields, Elbow, Arcade Fire, Bon Iver, Regina Spektor). Un progetto speculare, I’LL SCRATCH YOURS, vede alcuni artisti (Lou Reed, Paul Simon, David Byrne, Bon Iver, Elbow e Stephin Merritt dei Magnetic Fields) restituire il favore incidendo proprie versioni del suo repertorio, distribuite periodicamente su iTunes sotto forma di “singoli digitali”. Dal tour di “Scratch my back” nascono successivamente il Dvd/Blu-Ray “New Blood Live in London” (filmato e distribuito nelle sale cinematografiche in 3D) e l’album “New Blood”, in cui Gabriel ripropone in studio gli arrangiamenti orchestrali del suo repertorio storico (tredici brani, da “The rhythm of the heat” a “Solsbury Hill”) concepiti per il live show dall’arrangiatore John Metcalfe e riproposti con l’aiuto della New Blood Orchestra diretta da Ben Foster e delle vocalist Melanie Gabriel e Ane Brun.



 

Discografia:

1977 - Peter Gabriel 1 (Car)
1978 - Peter Gabriel 2 (Scratch)
1980 - Peter Gabriel 3 (Melt)
1982 - Peter Gabriel 4 (Security)
1985 - Birdy
1986 - So
1989 - Passion
1992 - Us
2000 - OVO
2002 - Long Walk Home
2002 - Up
2010 - Scratch My Back
2011 - New Blood