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B.B.KING

B.B.King1Gusto raffinatissimo, questo è Il re del blues: B.B. King è uno dei grandi maestri della chitarra elettrica, capace di coniugare successo commerciale e qualità (anche se non mancano scivoloni) e capace di diventare un importante punto di riferimento per gente del calibro di Jimi Hendrix, Eric Clapton e Keith Richards. Tutto questo affonda solide radici nella tradizione

musicale del Delta del Mississipi, un posto dove si respira blues quasi a ogni angolo. E infatti, quando c'è da guadagnare qualche soldo (la famiglia King non se la passa benissimo), la cosa naturale è imbracciare la chitarra ed esibirsi per le strade della natia Itta Bena, dove Riley B. King (questo il suo vero nome) è nato il 16 settembre 1925. Poi arriva il 1947 e il trasferimento a Memphis, vero proprio centro gravitazionale per il panorama musicale del Sud. Qui viene preso sotto l'ala protettiva del cugino Bukka White, affermato chitarrista, che lo introduce nel giro e gli dà le ultime dritte su come raffinare il suo stile (che condensa meravigliosamente l'insegnamento di alcuni grandi del blues come T-Bone Walker e Lonnie Johnson, insieme alla lezione di autentici geni del jazz come Charlie Christian e Django Reinhardt). Sono proprio queste variegate influenze che ne fanno il caposcuola di uno stile diverso da quello di Chicago, meno compattamente blues e maggiormente disposto al fraseggio jazz. La prima importante affermazione presso il pubblico arriva nel 1948, quando King si esibisce nel programma radiofonico gestito da Sonny Boy Williamson e si guadagna sul campo importanti ingaggi come solista (fino a ora ha suonato assieme a quasi tutti gli artisti locali, ma mai come leader). Fra l'altro, è proprio in questo momento che riceve il soprannome Blues Boy King, da cui B.B. King. E così si arriva al 1949, l'anno dell'esplosione definitiva grazie anche alle prime incisioni discografiche: si ricordano, in particolare, quelle per Bullet Records (fra cui "Miss Martha King" dedicata alla moglie) e quelle per RPM Records (molte prodotte dall'allora sconosciuto Sam Phillips). Nel 1951 è tempo per la prima volta in vetta alla classifica r&b: il brano protagonista dell'exploit è una riedizione di "Three O'Clock Blues" di Lowell Fulson. Durante uno dei successivi concerti, accade il fatto che spinge King a chiamare le sue chitarre Lucille: succede che durante un'esibizione due uomini cominciano a picchiarsi per via di una donna; le cose degenerano fino a provocare un incendio e nel fuggi fuggi generale King dimentica la sua chitarra sul palco; resosene conto torna indietro e la recupera rischiando la vita. Poco dopo viene a sapere che la ragazza all'origine di tutto si chiama, appunto, Lucille. Negli anni Cinquanta B.B. King e Lucille diventano protagonisti di una stagione di costanti successi rhythm 'n' blues grazie a brani come "You Know I Love You" (1952), "Woke Up This Morning" e "Please Love Me" (1953), "When My Heart Beats Like A Hammer", "Whole Lotta' Love" e "You Upset Me Baby" (1954), "Every Day I Have the Blues", "Sneakin' Around" e "Ten Long Years" (1955), "Bad Luck", "Sweet Little Angel" e "On My Word Of Honor" (1956), "Please Accept My Love" (1958). Sono anche anni importanti per i futuri chitarristi rock, che soprattutto nella produzione della seconda meta degli anni Cinquanta trovano un seminale piglio aggressivo. Le cose non cambiano negli anni Sessanta: King continua a mietere successi grazie a brani come "Sweet Sixteen" (1960) e soprattutto al fondamentale album "Live At The Regal" (1962). È anche tempo, però, di allargare i propri orizzonti musicali: nella seconda metà del decennio si fanno sempre più frequenti le incursioni nel rock blues, grazie a singoli come "Don't Answer The Door" (1966), "Why I Sing The Blues" (1969) e soprattutto "The Thrill Is Gone" (1970), che è un successo strepitoso e conquista persino il pubblico pop. Negli anni successivi la carriera continua luminosa, ma la costanza del successo è anche merito della capacità di non adagiarsi sugli allori e di continuare a sperimentare strade nuove. Certo, non mancano gli scivoloni ("Love Me Tender", 1982), però il 'vecchio' leone è sempre pronto a ruggire dimostrando tutta la sua classe, soprattutto quando si esibisce dal vivo (è capace di fare 300 date in un anno). Anche le release discografiche sanno riservare graditi ritorni di forma: è il caso, ad esempio, di "Blues Summit" (1993), un'infilata di standard registrati insieme a colleghi come John Lee Hooker, Etta James, Fulson e Koko Taylor. Ovviamente, sempre a proposito di uscite discografiche, ristampe e raccolte sanno ingolosire pubblico e critica. Di successo in successo, di scivolone in ritorno di forma, a partire da metà degli anni Ottanta B.B. King si dedica sempre meno alla sala d'incisione, anche se non mancano prove destinate a grande fortuna come "When Love Comes To Town" (1988, insieme agli U2) o come il disco "Riding With The King" (2000, diviso insieme a Eric Clapton). Poi ecco il 2005, che non è un anno qualunque: in occasione dell'ottantesimo compleanno esce "B.B. King & Friends: 80". Si tratta del primo album di materiale originale dai tempi di "Deuces Wild" (1997), ma anche di un disco che per l'occasione riunisce una quantità di pezzi grossi (Van Morrison, Eric Clapton, Bobby Bland, Mark Knopfler, Elton John, Sheryl Crow e via di questo passo). L'età si fa sentire, però: il 29 marzo 2006 comincia la tournée d'addio per l'Europa, che termina il 19 settembre in Lussemburgo. Poi è tempo di andare in Sud America, quindi negli Usa e in Canada. Alla fine tre quarti del 2007 sono dietro le spalle.

 


 

Discografia:

1957 - Singin' the Blues
1958 - The Blues
1959 - B. B. King Wails
1959 - Sings Spirituals
1960 - The Great B. B. King
1960 - My Kind Of Blues
1961 - Blues For Me
1962 - Blues In My Heart
1962 - Easy Listening Blues
1963 - B. B. King
1963 - Mr. Blues
1966 - Confessin' The Blues
1968 - Blues On Top Of Blues
1968 - Lucille
1969 - Live & Well
1969 - Completely Well
1970 - Indianola Mississippi Seeds
1971 - Live In Cook County Jail
1971 - B.B. King In London
1972 - L.A. Midnight
1972 - Guess Who
1973 - To Know You Is To Love You
1974 - Friends
1977 - King Size
1978 - Midnight Believer
1979 - Take It Home
1981 - There Must Be A Better World Somewhere
1982 - Love Me Tender
1983 - Blues 'N' Jazz
1989 - King Of Blues
1991 - There Is Always One More Time
1995 - Lucille & Friends
1997 - Deuces Wild
1998 - Blues On The Bayou
1999 - Let The Good Times Roll
2000 - Riding With The King
2000 - Makin' Love Is Good For You
2001 - A Christmas Celebration Of Hope
2003 - Reflections
2005 - B. B. King & Friends: 80
2008 - One Kind Favor